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Investire nel mercato immobiliare, conviene ancora?

Per decenni la casa ha rappresentato una vera certezza per gli italiani. Comprare casa significava anche garantire alla propria famiglia una sicurezza abitativa nel lungo termine. Al contempo, il mercato immobiliare in continua crescita determinava un costante e progressivo aumento del valore dell’investimento.

Unitamente a questo aspetto gli italiani hanno allocato i propri risparmi in titoli di Stato ed immobili.

Analizzando la situazione dell’Italia della Ricostruzione, le famiglie avevano l’esigenza primaria di acquistare la propria abitazione con il conseguente accrescimento dei grandi centri urbani. I cittadini vedevano così, il valore delle proprie case crescere costantemente e questo li spingeva ad alimentare ancor di più il mercato immobiliare. Era il periodo in cui nascevano i cosiddetti piccoli investitori immobiliari che acquistavano un immobile per poi affittarlo. Data la crescente domanda in pochi anni, gli stessi, vedevano aumentare il valore degli immobili e anche il ricavato dalle locazioni. Negli stessi anni la forte inflazione spingeva BOT e BTP verso rendimenti a doppia cifra.

L’attuale contesto socioeconomico ha letteralmente stravolto la situazione sopra descritta.

Gli immobili, pur mantenendo la propria funzione principale, sono diventati un investimento, nel senso sopra riportato, meno attrattivo. Risulta inoltre, meno attrattivo per chi non si è evoluto come “investitore immobiliare”. Oggi il mercato immobiliare racchiude diverse opportunità ma sono necessarie competenze più specifiche e protocolli consolidati per riuscire ad ottenere risultati interessanti.

C’è poi da considerare sia il lato fiscale e sia i costi. In entrambi i casi, si è assistito ad un aumento complessivo e per molti proprietari la situazione risulta ormai proibitiva da sostenere. Conseguentemente anche questi fenomeni hanno portato molti possessori di immobili a liberarsi degli stessi creando, in talune situazioni un abbondanza di offerta che non trova, però, una corrispondente domanda. La conseguenza è un deprezzamento del mercato in molte zone del nostro Paese.

In questo contesto, con la Legge di Bilancio 2021 un’altra notizia negativa si abbatte sui proprietari di case concesse in locazione con formule “durata breve”. Il comma 595 della norma stabilisce infatti un limite per i privati che percepiscono redditi da quel tipo di locazione. Chiunque percepisca redditi da più di quattro immobili diventerà automaticamente un imprenditore del settore. Dovendo quindi sottostare a regole molto più rigide e tasse più elevate. Inoltre, i neoimprenditori dovranno pagare i contributi e tenere la contabilità. Le aliquote non saranno più forfettarie ma proporzionali al reddito. In sintesi ci si troverà ad avere un aumento dei costi e degli adempimenti, a discapito dei guadagni netti.

In conclusione, tornando al titolo dell’articolo, il mercato immobiliare è sicuramente cambiato negli anni e gli immobili sono sempre da considerare come un asset di investimento. Proprio per questo sono necessarie nuove competenze, nuove visioni di business che possono portare ad un incremento di valore del nostro portafoglio. Se non possiedi competenze, organizzazione operativa e figure professionali che possono supportanti negli investimenti immobiliari, vedo complicato ottenere risultati interessanti.

Con l’augurio di averti fornito spunti e riflessioni utili, ti ringrazio per aver dedicato tempo alla lettura di questo articolo.

Un saluto